In questo momento particolare ci si trova spesso a pensare, a cercare di capire come affrontare il futuro, come ripartire e come riuscire a posizionarsi nel miglior modo possibile nel “nuovo mercato” che si prospetta.
Questo ha portato anche alla nascita di nuove idee imprenditoriali, di nuove generazioni pronte ad affrontare il business in modo innovativo e spesso geniale.
In mancanza di sport giocato a causa del blocco, ho utilizzato il tempo che dedicavo agli allenamenti alla visione di film, documentari e approfondimenti legati allo sport. Per me lo sport è stato insegnamento di vita da quando avevo 6 anni.
Ho rivisto per l’ennesima volta un film di Golf ma che in realtà è una metafora di vita continua.
Il film in questione è La Leggenda di Bagger Vance. (diretto da Robert Redford ispirato dal libro di Steven Pressfield).
Il protagonista del film R. Junuh (Matt Damon) aiutato dal misterioso B. Vance (Will Smith) riuscirà a ritrovare il campione che è dentro di lui.
In una delle prime scene che segnano l’inizio del film troviamo Junuh che esce di casa — con tutti i suoi problemi legati al ritorno dalla Prima guerra mondiale — con la sua mazza da golf e le sue palline, inizia tiri su tiri ma non raggiunge mai l’obiettivo prefissato.
Cambia mazze, palline, sbuffa, finché non sbuca un uomo (Vance) che, ironizzando sul suo modo di colpire, inizia una conversazione sull’imminente torneo a cui, da li a breve, Junuh parteciperà su invito e questi vorrebbe offrire i suoi servizi da caddy in cambio di 5 dollari garantiti. È qui che Vance colpisce dritto al punto e dice a Junuh:
“Il trucco sta nel trovare il proprio Swing. Lei ha perso il suo Dobbiamo andare a ritrovarlo.”
Perché ho portato questo esempio? Perché molto spesso mi fermo a pensare a cosa vogliono e cercano di più le persone, gli imprenditori, i professionisti che incontro:
Una ossessionata voglia di fare qualcosa di diverso. Qualcosa di innovativo. Qualcosa che non esiste.
Inventare per non estinguersi in questo nuovo mondo che si presenta davanti a noi.
Il concetto è valido ma credo fermamente che per poter fare tutto quello descritto sopra, ci si debba fermare e “ritrovare ognuno il proprio Swing”. Il nostro modo di fare le cose, di fare impresa, di fare business ora.
È quello che ci ha fatto fare la differenza per arrivare dove siamo arrivati.
Per affrontare questo nuovo anno al massimo e per diventare un “nuovo imprenditore” non colpire mille palline, non cambiare mille mazze e non sbuffare ma fermati e ritrova il tuo swing che tanti risultati e tante soddisfazioni ti ha fatto raggiungere. È li che devi focalizzare la tua attenzione.
C’è un altro passaggio del film molto significativo.
Il momento in cui davanti all’ennesima difficoltà e ad un punto cruciale del torneo Junuh è in forte svantaggio e quasi rassegnato, Vance lo guarda e dice:
“Penso sia giunto il momento di Vedere il Campo”
Cioè lo porta ad osservare quello che fa il suo avversario.
Guardare come prova il colpo. Come si mette in contatto con lui e come trova la concentrazione fino ad arrivare al colpo perfetto per il campo che ha davanti.
Resta focalizzato su chi è, su quello che ha davanti e colpisce.
Junuh capisce e riesce a vedere il campo e a cogliere in pieno lo scenario che ha davanti, a vedere oltre.
Allarga la “cornice” e osserva l’erba, le nuvole, gli uccelli, il vento. Tutti dettagli che possono fare la differenza tra un colpo vincente e la sconfitta.
Ecco qui siamo noi. Il nostro scenario. Il nostro campo. E il nostro sguardo che spesso si ferma sulla bandierina, non osserva l’intera cornice che intorno e non allarga i suoi orizzonti. Anche con lo swing ritrovato faticheremo a raggiungere quella buca che vediamo così lontano.
Molto spesso ci fermiamo troppo ad osservare i “colpi e i campi” dei nostri avversari e poco a guardare cosa abbiamo davanti e come raggiungere la “Nostra bandierina con il Nostro Swing”.
Ogni volta che guardo questo film ne traggo sempre un nuovo insegnamento per la vita quotidiana ma uno, a prescindere dal momento, è quello fondamentale:
“Se non trovi — o ritrovi il tuo swing — sarai sempre un imprenditore, un bravo professionista, una brava persona oppure un bravo sportivo che però non arriverà mai a mettere la pallina in buca e resterai sempre a guardare la bandierina e il campo del tuo avversario/competitor”.
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