Tu conosci le misure (vere) del tuo business?
Leggendo il titolo sicuramente avrai pensato a Rocco Siffredi, invece lui (stavolta) non c’entra nulla!
Prima di iniziare tieni bene a mente questa frase di Albert Einstein:
“Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.”
Questo è il primo articolo che scrivo in questo Blog dove ti parlerò di web analytics, tracking, protocolli di misurazione, Google Tag Manager®, Google Analytics®, Google Data Studio® (ok tranquilla/o, se continuerai a seguirci scoprirai cosa vogliono dire questi paroloni inglesi).
Ma torniamo a noi…
In questo blog non troverai articoli tecnici, quelli saranno in un altro “spazio virtuale” che ti svelerò in seguito. 😉
PS: quasi dimenticavo, sono Guido Barbacci, mi occupo di quelle parole strane in inglese che ho scritto sopra. In pratica il mio lavoro consiste nel tracciare, misurare e analizzare dati per capire se e come migliorare il Business (online) e per farlo utilizzo gli strumenti che Google ha creato appositamente per eseguire queste operazioni.
Ah! E a volte mi diverto anche a fare siti internet. 😉
Detto questo, parto subito con una provocazione… Albert Einstein quando ha scritto quella frase si sbagliava!!!
Voglio essere buono… si sbagliava solo nella seconda parte, mentre la prima è la verità assoluta.
Iniziamo con la verità assoluta, “non tutto ciò che può essere contato conta”, avendo gestito uno svariato numero di clienti (tra clienti diretti, quelli che mi arrivano da agenzie e quelli ereditati da altri penso di essere arrivato a superare i 100) mi trovo spesso in un “problema”: in pochi hanno un piano di misurazione costruito sui loro reali obiettivi di business.
Il piano di misurazione è lo strumento cardine della web analytics, e serve per analizzare, misurare e monitorare (attraverso dati online e offline) il business. La peculiarità del piano di misurazione è quella di “misurare” solo ed esclusivamente i dati rilevanti per l’obiettivo specifico di business.
Non preoccuparti, nei prossimi articoli spiegherò dettagliatamente cosa è. 😉

Però, direi di continuare con le provocazioni…
- Sai quale è il canale con cui arrivano più visite al tuo sito?
- Sai quale email ha generato più vendite?
- Sai se i dati che ti fornisce chi gestisce le tue promozioni sono veri?
- Quanti di voi hanno mai visto un report che vi fornisce queste informazioni?
PS continua a leggere l’articolo perchè ho deciso di farti un regalo!!!
Spesso mi trovo davanti alla situazione in cui il dato che viene mandato al cliente è quello delle visite che ci sono state sul sito.
E qui mi riaggancio alla verità assoluta di Einstein.
Possiamo “contare” le visite al sito web, ma questo numero “conta” davvero per gli specifici obiettivi di business del cliente?
In alcuni casi si in altri no, quindi “non tutto ciò che può essere contato conta”!!!
Facciamo alcuni esempi:
Sito dell’Estetista “La morte ti fa bella”:
Quanti hanno inviato un messaggio o quanti hanno chiesto un appuntamento?
Nel 90% dei casi alla povera estetista viene dato un report con scritto: “Il tuo sito ha ricevuto 100 visite questo mese…”. Non sarebbe più contenta se nel report ci fosse scritto qualcosa più inerente al suo obiettivo di business? Per esempio:
- 50 persone hanno cercato il tuo indirizzo su Google
- 20 utenti hanno premuto il bottone per chiamare
- il 60% dei visitatori rimane sulla pagina x per più di 2 minuti
E soprattutto, dei dati che le permettano di aggiustare la propria strategia per portare clienti?
Ecommerce “La migliore Fuffa siamo noi”:
Quanti sono stati gli utenti che hanno letto le condizioni di vendita?
Nel 90% dei casi al povero imprenditore viene dato un report con scritto il tuo sito ha ricevuto 100 visite questo mese…
Non sarebbe meglio fornire al signor Fuffa un bel report con:
- quante sono state le vendite
- quale percorso stanno facendo gli utenti per acquistare
- quante persone hanno messo prodotti nel carrello e non hanno concluso l’acquisto
- quali sono i canali che stanno generando più fatturato
Per dirla breve: fornire dei dati che possano essere utilizzati per prendere delle decisioni di business sia nel bene che nel male!
Questo accade perché in molti si sentono Einstein e seguono alla lettera quello che ha scritto nella seconda parte della frase: “non tutto ciò che conta può essere contato”, a dirla tutta pensano di essere Einstein ma in realtà non sanno “contare” ciò che conta e non conoscono gli strumenti per misurare i dati.
Lo sai che con il giusto strumento si può misurare tutto (o quasi) quello che fa un utente (ndr non identificato con dei dati sensibili) sul tuo sito?
Ed ecco perchè Albert Einstein si sbagliava, grazie a dei particolari strumenti/software “tutto ciò che conta può essere contato”!
Attraverso questi strumenti siamo in grado di estrarre, normalizzare e misurare dei dati che lo possono veramente aiutare a raggiungere il suo specifico obiettivo di Business.
Attenzione, ricorda sempre che i dati (come chi te li fornisce) se torturati abbastanza non mentono mai e leggendoli e analizzandoli può anche venir fuori che la strategia messa in atto è completamente sbagliata, o che a differenza di quello che si crede non sta portando risultati!
Vuoi saperne di più? Continua a seguire il blog, ne vedrai delle belle 😉 😉
E tu hai mai misurato il tuo business?
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